La spiaggia di Mezzavalle

Mistico (LazyLens 20140419 040800 HD)

Dovrò scendere ancora alla spiaggia di Mezzavalle. Nel tardo pomeriggio, quando la luminosità un po’ scende e i colori diventano più freddi: perché è il momento in cui questo posto da una sensazione assai particolare, viene da dire irreale o anche metafisica, tanto si perdono le coordinate di spazio e di tempo. Ci si chiede insomma se, dopo aver percorso gli “stradelli” che scendono dalla provinciale per Ancona immersi nella vegetazione così intensa e coinvolgente per i sensi, una volta che i piedi toccano la sabbia, ci si chiede se non si stia scavalcando in qualche modo la dimensione fisica. Se non si stia camminando in un sogno o addirittura nella propria coscienza, in un luogo interiore insomma svelatoci dalla bellezza unica e suggestiva del luogo fisico. Sarà la linea della falesia o le tonalità grigie della sua arenaria, il mare certo, con il suo andare e riandare antico quanto il mondo, e ancora il rudere che si staglia sullo scoglio del Trave e un silenzio che è sempre più difficile da trovare e assaporare. Tutte queste cose insieme riescono nell’incantesimo: e allora senti che prima o poi ci torni, se non altro per vedere fino a che punto la spiaggia di Mezzavalle si lascerà ancora bagnare dalle acque del mare interiore.

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