Le 8 cascate più belle tra Marche e Abruzzo.

Maestose e vertiginose che cadono da alte rocce oppure piccole e nascoste in luoghi segreti, le cascate hanno la capacità di suscitare grandi emozioni nell’escursionista che le ammira.

Sarà successo anche a voi: quando si sta al cospetto di una cascata si avvertono vibrazioni positive e sensazioni di benessere, forse perché siamo a contatto con l’acqua, l’elemento fondante della vita o semplicemente perché è questo l’effetto di uno dei momenti in cui la natura si manifesta nella sua bellezza.. Questa è una lista delle cascate a cavallo tra Marche e Abruzzo, una zona di alto valore naturalistico nella quale si uniscono il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale dei Monti Della Laga senza soluzione di continuità. Nel post trovate anche i link google maps per raggiungere in auto i punti di partenza delle escursioni.

1. Cascata della Gola dei Tre Santi

Siamo nel comune di Sarnano, provincia di Macerata nell’estremo nord del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Per raggiungere questa cascata potete parcheggiare nei pressi della bella Abbazia di S. Biagio di Piobbico o di S. Maria Inter Rivora di antica fondazione benedettina. Il cammino inizia con un sentiero che attraversa il bosco per poi entare nella Gola dei Tre Santi. Le pareti diventano pian piano sempre più strette ma il sentiero è sempre leggibile, quasi alla fine della gola sulla sinistra notate un passaggio entrate e godetevi lo spettacolo.

2. Cascata del Santuario della Madonna dell’Ambro

Siamo ancora nelle Marche, questa cascata è molto facile da raggiungere anche per chi non è allenato. Proprio dietro il Santuario della Madonna dell’Ambro in dieci minuti si arriva allo slargo da quale ammirare la cascata, sulla destra c’è poi un sentiero che vi portrà fino alla sommità del salto d’acqua. Prima di andare via non dimenticate una visita nella cripta della chiesa affrescata con le immagini delle enigmatiche Sibille, qui invece potete leggere un post sull’origine del nome Ambro. Più che un’escursione è una passeggiata ma questa cascata entra a pieno titolo nella lista per la sua bellezza. Se poi amate le escursioni toste, sempre partendo dal Santuario, potete scegliere tra l’itinerario che porta fino alle sorgenti dell’Ambro o quello che sale fino alla vetta del Monte Priora.

Cascata Santuario Madonna dell'Ambro
Piccolo scorcio della Cascata del Santuario Madonna dell’Ambro

Qui il nostro post che parla dell’origine del nome Ambro.

3. Cascata del Petrienno

Siamo nell’Appennino Perduto, zona di cesura tra i Sibillini e i Monti della Laga così chiamata perchè soggetto di un forte abbandono demografico. Si cammina su bei sentieri tra villaggi fantasma e castagneti secolari. Si può scegliere di partire dall’abbandonato paese di Tallacano o dal borgo di Piandelloro. Entrambe gli itinerari convergono verso la grotta del Petrienno dove si possono l’omonima cascata ed ammirare i resti di un piccolo villaggio rupestre utilizzato in passato da pastori e carbonai.

Cascata Appennio Perduto Petrienno
Cascata Appennio Perduto Petrienno

4. Cascata della Prata e della Volpara

Partendo dal borgo di Umito, frazione di Acquasanta Terme (AP) si prende un sentiero che costeggia il fiume, la direzione per le cascate è ben segnalata. La prima ad essere incontata dopo breve tempo è la Cascata della Prata, spettacolare e scintillante salto dai banconi d’arenaria che dà il suo meglio nelle ore in cui è attraversata dalla luce del sole. Se avete voglia di camminare, in meno di due ore potete raggiungere la vista sulla cascata della Volpara ed ammirare il suo salto vertiginoso. Occhio all’ultimo tratto un po’ scomodo e sconnesso a causa dei danni provocati da una valanga.

Cascata della Prata e della Volpara
Cascata della Prata foto da https://www.instagram.com/sibillini_laga_gransasso/
cascata Abruzzo
Cascata della Volpara. Foto di Stefano Albanesi.

5. Cascata della Morricana

Per raggiungere questa cascata si parte dalla località abruzzese di Ceppo (TE) nel Parco Nazionale dei Monti della Laga. L’ampia sterrata ci immerge nel Bosco Martese, uno degli ultimi grandi lembi intatti di faggi secolari il cui nome tradisce la presenza di un antico tempio o di un ara dedicati al dio Marte. La sterrata diviene sentiero, si continua a camminare nel bosco di faggi e rari abeti bianchi, magari nel silenzio riuscirete ad ascoltare anche il tipico rumore del picchio che becca il tronco degli alberi, costeggiando infine il lato sinistro del torrente si arriva al piccolo ma suggestivo anfiteatro roccioso che ospita la cascata. Se avete gamba potete seguire il sentiero che sale oltre la cascata e proseguire per proseguire per i suggestivi prati d’altura degli Jacci di Verre, ammirare i curiosi faggi torti e chiudere l’anello.

Cascata della Morricana
Cascata della Morricana

6. Cascata del Caccamo, Gole del Salinello

Ancora i Monti della Laga, ancora Abruzzo per un’escursione molto facile ma ricca di cose belle da vedere. Lasciata la macchina nell’ampio parcheggio a Ripe di Civitella (TE) vedrete subito il sentiero sassoso che scende in direzione del torrente. Dopo poco vedete sulla destra il sentiero roccioso che sale fino alla Grotta di San Michele, frequentata fin dal paleolitico e sede di un celebre eremo. Riprendendo il sentiero che scende arriverete a un bivio: a destra andrete in una mezz’ora alle belle Gole del Salinello, a sinistra invece potete scendere aiutandovi con i passamano in corda lungo il ripido sentiero fino a quersta splendida cascata. Il nome “Caccamo” può significare “pentola” ed è forse riferito alla piccola ma profonda pozza d’acqua ai piedi della cascata. Che ne dite di un tuffo? A fine escursione raccomandatissima una visita alla vicina Civitella del Tronto del circuito “I borghi più belli d’Italia” e alla sua fortezza.

Gole del Salinello, Cascata del Caccamo
Gole del Salinello, Cascata del Caccamo

7. Valle delle Cento Cascate

Uno dei luoghi in cui l’arenaria, pietra impermeabile dei Monti della Laga, compie il suo capolavoro. Partite dall’abitato di Cesacastina, in provincia di Teramo: per il sentiero ben segnalato, si arriva in quota tra salite e parti in piano. Si costeggia il letto del torrente tra faggi centenari fino ad arrivare a questo monumentale complesso dove l’acqua dà spettacolo tra letti d’arenaria, piccoli salti e cascate. Massima attenzione a non avvicinarsi troppo perchè l’arenaria bagnata è molto scivolosa. Per il resto buona visione! Volendo si può proseguire per un anello basso o salire alla cresta del Monte Gorzano da dove ammirare un bellissimo panorama sul Lago di Campotosto.

Cascata Cesacastina Cento Fonti
Cascata Cesacastina Cento Fonti

8. Cascate delle 7 Fonti

Siamo in zona del comune di Amatrice. In macchina si prende la strada che porta alla località di Macchie Piane e poco prima di arrivare all’abitato sulla sinistra si notano le indicazioni del sentiero per le Sette Fonti. Anche questo è un complesso di cascate altamente suggestivo, lo si raggiunge in circa 30 minuti di cammino, e anche in questo caso massima attenzione all’arenaria che bagnata può diventare una saponetta. Se avete gamba potete proseguire fino a raggiungere la cresta che vi porta al Monte di Mezzo e al Pizzo di Sevo celebre vetta della Laga. Da qui si ridiscende per il mitico Tracciolino di Annibale, il sentiero il cui nome tradisce il passaggio del condottiero cartaginese per tornare dall’altro versante fino a Macchie Piane e quindi alle auto.