Dormire in tenda in montagna, alcuni consigli.

Affrontare itinerari di più giorni, allargare il raggio delle nostre esplorazioni, avere un contatto ancora più stretto e immersivo con la natura e la montagna: questi e molti altri sono i vantaggi di avere una tenda nello zaino. Dormire all’aperto è decisamente un’esperienza emozionante ma da affrontare comunque con la giusta attrezzatura e le corrette informazioni.

Prima di tutto, è consentito il campeggio in montagna?

Si può dormire all’aperto liberamente? Ci sono delle regole per campeggiare in montagna?

Bisogna valutare caso per caso e fare attenzione alle normative aggiornate. Al momento ad esempio in alcuni stati europei come Norvegia, Scozia, Finlandia e Svezia il campeggio libero è sempre consentito. Occhio invece alla Corsica che lo proibisce categoricamente.

In Italia invece le norme che regolano il campeggio in montagna non fanno riferimento a una legge nazionale ma alle decisioni prese autonomamente da ogni regione.

Nel caso delle Marche ad esempio si può campeggiare non oltre le 48 ore nella stessa località facendo attenzione che non siano già presenti aree dove è autorizzato il campeggio e soprattutto previo invio della comunicazione al Sindaco del Comune interessato 24 ore prima della sosta.

Questo fuori dai parchi e e riserve naturali.

Attenzione quindi anche ai regolamenti interni dei Parchi Nazionali che possono introdurre ulteriori elementi restrittivi, prima di partire quindi, controllate lo stato attuale delle disposizioni informandovi tramite contatto diretto con gli enti preposti.

Al di là delle disposizioni burocratiche bisogna comunque attenersi alla distinzione tra campeggio e bivacco notturno tendato. Infatti in alta montagna le cose cambiano nel caso del bivacco notturno in tenda: montare la tenda e dormire in montagna per il solo tempo necessario, cioè nelle ore notturne dalle 20.00 alle 8.00 è un’attività che di solito è tollerata da quasi tutti i comuni e gli enti territoriali.

Dove piazzare la tenda in montagna

Fare una buona dormita alla fine di un trekking fa decisamente la differenza. Dormire il più comodi possibile e al caldo sono gli ingredienti per recuperare al meglio le energie da spendere nella giornata di cammino successiva. Dormire in tenda non è il massimo del comfort, importante quindi riuscire a piantarla in un luogo se non confortevole, almeno il più comodo possibile.

Di seguito alcuni fattori da tenere in considerazione.

Esegui un’esplorazione a largo raggio. Dedica del tempo per individuare attraverso la lettura del territorio il luogo più adatto per piantare la tenda. Evita luoghi come canali e valli che possono essere invase dal vento. Osserva i rami degli alberi, se sono rivolti in un unica direzione significa che quella è la direzione prevalente del vento. Cerca di avere almeno due lati della tenda protetti da una roccia o una costruzione o anche da bassi muretti costruiti sul momento.

Stai lontano dai letti dei fiumi. Avere l’acqua del fiume a portata di mano può essere allettante ma può diventare un problema nel caso di improvviso maltempo, con le forti piogge l’acqua potrebbe esondare e invadere l’area in cui hai piantato la tenda. Oltretutto se intendi bere l’acqua del fiume ricorda sempre di bollirla preventivamente oppure utilizza un potabilizzatore.

Particolari ambienti critici. Pareti rocciose, zone con terreno particolarmente ripido, ghiaioni e pietraie: meglio starne lontani in quanto soggetti a frequenti rilasci di materiale franoso. Occhio agli avvallamenti: anche se hanno un invitante fondo pianeggiante meglio evitarli se si valuta che possano riempirsi d’acqua improvvisamente in caso di pioggia.

Nel bosco con attenzione. Fai soprattutto attenzione a non mettere la tenda vicino ad alberi troppo isolati che potrebbero attrarre fulmini in caso di temporale.

Luoghi alti e panoramici. Ok ma con giudizio. Mettere la tenda in luoghi come come vette e promontori da sicuramente quel valore aggiunto in termini di viste panoramiche ma occhio al vento che potrebbe diventare molto violento e comunque fissate adeguatamente gli elememti della tenda se non volete che venga strappata o che i teli stiano a sbattere per tutta la notte. Soprattutto controlla sempre il bollettino del vento e non rischiare.

Attenzione alle tracce di animali. La nostra esplorazione a largo raggio per decidere dove piantare la tenda deve tenere conto anche di eventuali visite notturne da parte della fauna selvatica. Ci sono orme escrementi segni di scavo? Di quali animali si tratta? Trovarsi in piena notte nel mezzo di un branco di cinghiali potrebbe non essere piacevole.

Preparazione del terreno. Si può lavorare di gomito e rendere il terreno confortevole ripulendolo di tutti gli elementi di disturbo come pietre, rami e tronchi. Il terreno deve essere perfettamente pianeggiante? Nel caso fosse leggermente inclinato sarebbe ottimo per far defluire l’acqua in caso di pioggia. Naturalmente abbi cura di mettere la testa in cima e non in fondo alla zona inclinata se non vuoi che il sangue ti arrivi alla testa.